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Le stesse cose (riflessioni sul ciclo della vita)

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Ultima modifica il Giovedì, 01 Marzo 2018 14:55

Scritto da Maurizio69

Domenica 21 giugno 2009
Mi trovo in ospedale per accudire mio padre¹ anziano e diabetico. Siamo nel reparto di geriatria e le persone di una certa età non mancano. Non posso fare a meno di pensare a quanto sia "completo" il ciclo della vita.

Fino a qualche mese fà imboccavo, pulivo e cambiavo i miei bambini, i nipoti di mio padre, ed oggi mi ritrovo a fare le stesse cose per lui. Probabilmente anche il signore della stanza affianco, di qualche anno più giovane di me, ha avuto da poco dei figli e ora fa per suo padre le stesse cose che ha fatto per i suoi piccoli. Le stesse cose che loro hanno fatto per noi quando siamo venuti al mondo. Le stesse cose che il mio amico Giuseppe avrebbe voluto fare per il piccolo che sta per nascere e per i suoi genitori quando sarebbe stato necessario (2). Ed ecco che il cerchio è chiuso. Forse anche per questo è importante avere figli, crescerli bene e tenerli "vicini". E' il ciclo della vita che lo chiede, è la vita che ce lo impone.

Ho cercato una poesia che esprimesse questo sentimento, ma ho trovate solo alcune frasi:

-Le cose che ho imparato nella vita di Paulo Coelho
"... Quando sei nato, stavi piangendo e tutti intorno a te sorridevano.
Vivi la tua vita in modo che quando morirai, tu sia l'unico che sorride
e ognuno intorno a te piange".

-Lettera del Santo Padre Giovanni Paolo II agli anziani, Dal Vaticano, il 1° Ottobre 1999
" Onora il padre e la madre "
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Il comandamento insegna, inoltre, a tributare rispetto a coloro che ci hanno preceduto e a quanto hanno operato di bene: " il padre e la madre " indicano il passato, il legame tra una generazione e l'altra, la condizione che rende possibile l'esistenza stessa di un popolo. Secondo la duplice redazione proposta dalla Bibbia (cfr Es 20, 2-17; Dt 5, 6-21), questo comando divino occupa il primo posto nella seconda Tavola, quella concernente i doveri dell'essere umano verso se stesso e verso la società. E poi l'unico a cui è legata una promessa: " Onora tuo padre e tua madre, perché si prolunghino i tuoi giorni nel paese che ti dà il Signore, tuo Dio " (Es 20, 12; cfr Dt 5, 16).

12. " Alzati davanti a chi ha i capelli bianchi, onora la persona del vecchio " (Lv 19, 32). Onorare gli anziani comporta un triplice dovere verso di loro: l'accoglienza, l'assistenza, la valorizzazione delle loro qualità. In molti ambienti ciò avviene quasi spontaneamente, come per antica consuetudine. Altrove, specialmente nelle nazioni economicamente più progredite, s'impone una doverosa inversione di tendenza, per far sì che coloro che avanzano negli anni possano invecchiare con dignità, senza dover temere di essere ridotti a non contare più nulla. Occorre convincersi che è proprio di una civiltà pienamente umana rispettare e amare gli anziani, perché essi si sentano, nonostante l'affievolirsi delle forze, parte viva della società. Osservava già Cicerone che " il peso dell'età è più lieve per chi si sente rispettato ed amato dai giovani ".(18)
......
Mentre parlo degli anziani, non posso non rivolgermi anche ai giovani per invitarli a stare loro accanto. Vi esorto, cari giovani, a farlo con amore e generosità. Gli anziani possono darvi molto di più di quanto possiate immaginare. Il Libro del Siracide in proposito ammonisce: " Non trascurare i discorsi dei vecchi, perché anch'essi hanno imparato dai loro padri " (8, 9); " Frequenta le riunioni degli anziani; qualcuno è saggio? Unisciti a lui " (6, 34); perché agli anziani " si addice la sapienza " (25, 5).

Note:
1 Mio padre Rocco è venuto a mancare due giorni dopo, il 23 giugno. Ciao babbo!
2 Questa frase l'ho aggiunta successivamente, in memoria del mio amico Giuseppe, morto lo stesso giorno di mio padre. Un saluto anche te, caro amico sorridente.